Caseari Dall’Aglio Snc

Tracciato 23521

Matricola: PC510

Raggruppa 814

T: 0523 895231 | F: 0523 895231

Raggruppa 818

Via Rio Corto, 1
29010 – Bacedasco Basso – Vernasca (PC)

Da oltre 40 anni Luciano Dall’Aglio si alza presto la mattina per andare con il suo camion cisterna presso le tre stalle conferenti, tutte vicinissime, a raccogliere circa 20 quintali di latte con cui produce 4 forme di Grana Padano al giorno e qualche caciotta. Il suo caseificio si trova a Bacedasco Basso, in provincia di Piacenza. Il latte raccolto da Luciano proviene da bovine alimentate solo con fieno, senza l’apporto di insilato di mais, consentito dal Disciplinare di Produzione.
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Nonostante siano solo 4 le forme di Grana Padano che Luciano produce al giorno, la sua sveglia suona comunque molto presto (alle 4 in punto) e le giornate sono lunghe e intense di lavoro motivato da una grandissima passione.

“Per me non c’è niente di meglio che creare un prodotto con le mie mani, queste forme di Grana Padano sono le mie bambine! Ricordo le mie giornate passate nel caseificio, dove mio padre Olimpio lavorava; non mi perdevo un istante della lavorazione, tanto che imparai ben presto a fare il casaro. La mia prima forma l’ho cotta a 8 anni, per me è un giorno indimenticabile. C’erano dei lavori in caseificio e un operaio si infortunò. Mio padre lo portò subito in ospedale, ma in caldaia c’era il latte che aspettava di essere lavorato. Insieme all’aiuto di mia mamma portammo avanti la lavorazione. La forma fu stagionata per ben 4 anni prima di essere consumata e quando la aprimmo la soddisfazione fu grande perché il formaggio era perfetto e buonissimo!”

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Per il padre la soddisfazione fu grande, era felice di vedere che uno dei suoi figli avrebbe portato avanti il suo mestiere, un mestiere di famiglia, visto che anche i suoi fratelli, erano casari.

Luciano ci racconta che a 14 anni, completati gli studi, si dedicò completamente al caseificio. Avrebbe voluto conseguire un diploma di scuola media superiore, ma il padre in quegli anni non godeva di buona salute e così si sentì in dovere di rinunciare agli studi per partire con il lavoro a tempo pieno.

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I segreti dell’arte casearia gli vennero trasmessi in toto dal padre ma la grande passione e voglia di fare portò Luciano a voler sperimentare e cambiare qualcosa. Uno dei suoi zii lavorava nella vicina Parma e per Luciano è stato naturale influenzare la produzione di Grana Padano con le sue tecniche evitando l’uso di lisozima, una proteina naturale estratta dall’uovo di gallina.

“Sono le nostre dimensioni di caseificio artigianale che ci consentono di avere più tempo per osservare anche i più piccoli particolari della tecnologia di produzione, cosa difficilmente pensabile per un caseificio di grandi dimensioni impostato su ritmi lavorativi molto più incalzanti – e di valutare con calma le modifiche alla ricetta originale, pur nel rispetto del disciplinare del Grana Padano DOP.”

Questa piccola realtà è portata avanti oltre che da Lucio, dal cognato Antonio, insieme alla sorella Luciana.

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Il formaggio prodotto viene fatto stagionare nel vicino magazzino di stagionatura e poi venduto a ristoranti della zona di Parma e Piacenza, enoteche e negozi specializzati ma qualche forma vola anche all’estero: in Francia, Inghilterra e Olanda. C’è poi la vendita diretta attraverso lo spaccio aziendale nel quale viene spiegato per bene ai clienti come viene prodotto e quali sono le sue caratteristiche.

Oltre alla produzione di formaggio la famiglia è impegnata con l’allevamento di maiali. Vicino al caseificio infatti sono presenti tre siti produttivi con 3.000 maiali allevati fin da piccoli in ottemperanza alle esigenze delle Dop piacentine: coppa, salame, pancetta e negli anni sono riusciti ad ottenere una selezione che dà ottimi risultati.

Luciano spera di portare avanti il suo lavoro ancora per tanti anni e si augura poi che i figli decidano di mantenere la tradizione di famiglia.