Zaghini: «La valutazione sul benessere animale? Un valore aggiunto per tutta la filiera»

L’obiettivo del Consorzio è farlo diventare un obbligo da inserire nel disciplinare di produzione del Grana Padano

«L’impegno sul benessere animale resta una priorità per il Consorzio di tutela del Grana Padano. Nell’attesa che vengano emanati i decreti attuativi interministeriali del Sqnba (Sistema nazionale di qualità del benessere animale), previsto dall’articolo 224-bis della Legge n. 77 del 17 luglio 2020, continuano le valutazioni annuali del livello di benessere animale presso tutti i produttori di latte iscritti alla Dop Grana Padano secondo il sistema Classyfarm del ministero della Salute».

Lo ha sottolineato il presidente del Consorzio di tutela del Grana Padano, Renato Zaghini: «L’obiettivo del Consorzio è far diventare la valutazione del benessere animale un obbligo da inserire nel disciplinare di produzione del Grana Padano. La valutazione annuale permette di avere un quadro delle condizioni degli allevamenti in modo da individuarne eventuali criticità e migliorarne la gestione.

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Si tratta di un percorso di riqualificazione delle aziende zootecniche che stanno investendo molto su questo aspetto e che è destinato ad aumentare il valore aggiunto della nostra Dop lungo tutta la filiera. Il claim sul benessere animale può, infatti, essere comunicato anche in etichetta sulle confezioni di Grana Padano Dop per fornire una informazione più chiara al consumatore».

Come ha precisato il presidente Zaghini i caseifici possono al momento rivolgersi a un ente esterno per certificare in modo volontario il benessere animale dei propri conferenti latte, ma entro un anno dall’entrata in vigore del Sqnba la stessa certificazione dovrà soddisfare lo schema unico adottato a livello nazionale.