Maggio 2022: le vendite HO.RE.CA ripartono con un incremento a doppia cifra

La ripresa dei consumi fuori-casa raggiunge livelli superiori a quelli antecedenti la pandemia. Inevitabile, ma attesa la frenata del retail in Italia

Nonostante le difficoltà dell’attuale congiuntura il bilancio dei primi cinque mesi dell’anno è positivo per il Grana Padano Dop. La voglia di uscire degli italiani, dopo il periodo di lockdown per il covid-19, ha messo il turbo ai consumi fuori-casa che a maggio, secondo i dati Iri, hanno fatto aumentare del 18,2% le vendite di Grana Padano in questo segmento.

«Non si tratta solo di una ripartenza – ha segnalato il direttore generale del Consorzio di tutela, Stefano Berni – ma sono stati superati i livelli raggiunti nel periodo pre-pandemico. Sempre a maggio si è registrata un’inevitabile, ma ampiamente prevista, contrazione del 10,1% nelle vendite retail di Grana Padano».

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Sempre per quanto riguarda le vendite al dettaglio le performance migliori, nei primi cinque mesi del 2022, sono arrivate solo dal Grana Padano (+0,4%) unico tra i “duri” a crescere di volume grazie all’aumento più contenuto dei prezzi (+0,9% contro un +3,1% del Parmigiano Reggiano e +5,6% dei similari).

Considerando la forte ripresa dei consumi fuori-casa e il rallentamento delle vendite al dettaglio, le “uscite” di Grana Padano dai magazzini a maggio 2022, come ha fatto notare il direttore generale, sono aumentate dell’11,9%.

Produzione in flessione anche a giugno

È proseguito anche a giugno 2022 il calo produttivo (con il 99,45% dei dati) con l’1,7% di forme in meno lavorate, dato che si aggiunge alla flessione ancora più marcata registrata a maggio 2022. Nel primo semestre del 2022 la produzione è diminuita complessivamente del 3,15%.

Vendere il latte o trasformare si equivalgono

Ma qual è oggi la scelta più corretta? Trasformare in Grana Padano o vendere il latte, approfittando della forte crescita delle sue quotazioni (ma anche dei costi di produzione)?

«I caseifici – ha spiegato il direttore generale – si stanno muovendo correttamente: tendono a vendere la materia prima, anche in considerazione di una resa casearia minore nei mesi di giugno, luglio e agosto».

«Il prezzo del formaggio all’ingrosso, comunque, si attesta (1 luglio ndr) intorno ai 9 euro al kg per lo stagionato di 9 mesi. Un listino che oggi – ha aggiunto Berni – valorizza al meglio anche la trasformazione del latte in Grana Padano. In questo momento, quindi la vendita del latte o la sua trasformazione si equivalgono come convenienza».