I 28 caseifici della provincia di Mantova e i 28 del Bresciano hanno prodotto nel 2016 poco più del 51% delle forme di Grana Padano. Mantova ha raggiunto la soglia di 1.422.528 forme, con un aumento dello 0,39% rispetto al 2015. Brescia invece ha raggiunto 1.072.503 forme, con l’1,75% in più. Al terzo posto si conferma Cremona, con 851.248 forme e un incremento di 25.101 forme lavorate in 9 caseifici, secondo solo all’aumento di 27.099 forme registrato dai 12 caseifici di Vicenza e che porta il totale provinciale a 323.362 forme e al quinto posto nella graduatoria per province. Ai piedi del podio i 19 caseifici di Piacenza, quarta con 543.901 forme ed un aumento di 9.595 (+1,79%).
In sesta posizione Trento, con 143.169 forme lavorate in 17 siti produttivi e con il 7,89% in più, davanti ai 9 caseifici di Verona, che scende a 130.609 forme (-17,8%) e ai 2 di Padova, stazionaria con 122.012 forme.
Sotto le centomila forme prodotte su base provinciale i 4 caseifici di Lodi a 88.253 e i 3 di Bergamo con 84.839 confermano il dato 2015, mentre i 3 impianti di Cuneo con 44.371 segnano un aumento del 6,72%. Chiudono Pavia, dove i 2 caseifici si fermano a 16.523 forme e registrano un calo del 48% sull’anno precedente, e il caseificio di Rovigo, che con 16.274 forme cresce del 5,09%.
Tutti i dati sono riportati nella tabella e nel grafico.

