Latteria Sociale Mantova Società Agricola Cooperativa

Tracciato 23521

Matricola: MN427

Raggruppa 814

T: 0376 390808 | F: 0376 396250

Raggruppa 818

Via F.lli Kennedy, 48
46047 – S. Antonio di Porto Mantovano (MN)

SEDE PRODUTTIVA:
Matricola: MN427
Via F.lli Kennedy, 48
46047 – S. Antonio di Porto Mantovano (MN)

SEDE PRODUTTIVA:
Matricola: MN437
Strada Rodone, 13
46045 Marmirolo (MN)

SEDE PRODUTTIVA:
Matricola: MN473
Via Mattarella, 2
46030 S.Biagio di Bagnolo S.Vito (MN)

SEDE PRODUTTIVA:
Matricola: MN448
Via Pieve Cadelora, 24/A
46041 – Asola (MN)
tel. 0376 719096 – fax 0376 720990

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Latteria Sociale Mantova è nata nel 1929 come centrale di latte pastorizzato per la provincia di Mantova ed oggi è la più grande cooperativa del nord-est Italia, specializzata nella produzione di Grana Padano, panna, latte alimentare e siero concentrato.

Più di 90 anni di storia per un’azienda che “sta diventando giovane”, queste le parole di Alessandro Bassani, risorsa dell’Ufficio Commerciale di LSM dal 2010.

E’ lui a raccontarci il percorso della cooperativa; ci spiega che, oltre ad un team di ragazzi giovani nei vari uffici e reparti, si stanno preparando le basi anche per un cambio generazionale nella gestione delle singole aziende conferenti, dove i figli dei soci stanno prendendo in mano il lavoro iniziato dai padri e in alcuni casi dai nonni, per portare sempre alto il nome della cooperativa.

Ricordiamo anche un episodio devastante: il terremoto del 2012 che ha colpito l’Emilia e la bassa Lombardia, a seguito del quale la Latteria è stata seriamente danneggiata. Tuttavia in pochissimo tempo ha avuto la forza di ripartire.

Alessandro ricorda che soci e maestranze si sono dati da fare, affiancando gli operai specializzati nello sgombero dei 3 magazzini di stagionatura crollati, che contenevano circa 100.000 forme di Grana Padano. Metà del prodotto è stata recuperata. In tre mesi circa le strutture sono state poi ricostruite e la situazione è tornata alla normalità, anche se si può con orgoglio affermare che l’azienda non abbia mai perso l’operatività, continuando a lavorare per mantenere il proprio posto nei mercati internazionali.

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Si, perché Latteria Sociale Mantova esporta in tutto il mondo! E di export ci parlano Claudia Deodati e Vincenzo Allena, rispettivamente Direttore Amministrazione Vendite la prima ed Direttore Commerciale il secondo.

“Il 70% della nostra produzione viene esportato, il primo paese è la Germania, ma il nostro Grana Padano (MN427, MN437, MN473) arriva anche nelle Americhe, in Oceania, Asia e Africa…ovunque! I settori di intervento sono GD, DO, Discount, Retail, Food Service e Catering di qualità, Gastronomia, Industria Alimentare, ecc.

Visti i numeri si è deciso di potenziare ulteriormente l’Ufficio Commerciale, accogliendo nell’organico nuove figure, giovani, dinamiche e motivate, che hanno reso eccellente il team commerciale del Gruppo.”

Sono quasi 200 i collaboratori, tra dipendenti diretti ed esterni. 140 le aziende agricole associate e 600.000 litri di latte che vengono lavorati ogni giorno in 3 stabilimenti nella provincia di Mantova: Porto Mantovano, Marmirolo (ex Latteria San Sebastiano), Bagnolo San Vito (Caseificio Formigada).

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Dal 2015, nell’ottica di una sempre continua evoluzione, è stato intrapreso un percorso per il rinnovo dell’immagine, con un cambio di logo, di packaging e con una nuova presenza sul web, grazie ad un sito 2.0 estremamente funzionale, e con l’implementazione delle pagine Facebook e Instagram, per poter stare sempre in contatto con consumatori e amici.

Sono inoltre ormai fissi gli appuntamenti di LSM alle grandi fiere internazionali di settore: ANUGA di Colonia (Germania) e CIBUS a Parma vedono l’azienda partecipare regolarmente con un proprio ampio spazio espositivo.

Così come sono motivo di orgoglio i successi di Latteria Sociale Mantova ai vari concorsi mondiali per produttori di formaggi; uno su tutti i World Cheese Awards, durante i quali LSM ha vinto parecchie medaglie d’oro.

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Paolo Brutti, Presidente di Latteria Sociale Mantova

Si è deciso inoltre di certificare Halal una parte della produzione di Grana Padano, rendendolo in questo modo idoneo al consumo da parte di persone con fede islamica; ulteriori produzioni vengono poi dedicate al Padano Kosher, per soddisfare la comunità ebraica.
LSM, ormai da quasi 20 anni certificata Bio, ha impresso anche una notevole accelerazione alla produzione di Grana Padano da agricoltura biologica.

Dopo i mandati di Stefano Pernigotti e di Fausto Turcato, che hanno portato la cooperativa a diventare l’importante player internazionale che è oggi, da Maggio 2021, Paolo Brutti è il nuovo Presidente di Latteria Sociale Mantova. Già storico vice-presidente per oltre due decenni, con le capacità e l’impegno che sempre lo caratterizzano, proseguirà il lavoro dei suoi illustri predecessori.

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Il team dei tecnici caseari che lavorano nel caseificio
della Latteria Sociale Mantova a Sant’Antonio di Porto Mantovano

UNA GRANDE SQUADRA CON LA CULTURA DELLA QUALITÀ E LA VOCAZIONE ALL’EXPORT

IN OLTRE NOVANT’ANNI DI ATTIVITÀ LA LATTERIA SOCIALE MANTOVA È DIVENTATA IL SECONDO PIÙ GRANDE PRODUTTORE DI GRANA PADANO DOP

Produzione di un formaggio di altissima qualità, allargamento del mercato oltre i confini europei e un percorso di aggregazione tra diverse realtà del settore lattiero caseario. Lungo queste direttrici è proseguita, negli ultimi anni, la crescita di Latteria Sociale Mantova, che ha festeggiato nel 2019 i novant’anni di attività. Il Gruppo cooperativo con sede amministrativa, caseificio principale e magazzino di stagionatura a Sant’Antonio di Porto Mantovano si colloca nell’area tipica di produzione del Grana Padano, nella zona dei “Prati Stabili”, all’interno del Parco del Mincio a Nord di Mantova. Ricordiamo le parole di Fausto Turcato, venuto purtroppo a mancare nel Gennaio 2022: «La Latteria ha aumentato progressivamente la raccolta della materia prima andando di pari passo con la crescita delle dimensioni degli allevamenti dei soci. Nel 1979, quando sono arrivato – spiega – le stalle conferenti erano diverse decine ma producevano un quinto del latte odierno. Oggi i soci allevatori sono 140, di cui due, la Santangiolina di San Colombano al Lambro e il Centro Latte Verona, sono cooperative associate con una parte del loro latte».

CRESCE LA PRODUZIONE DI GRANA PADANO DOP

Nel 1998 la Latteria Sociale Mantova rappresentava già il 3% circa del Grana Padano prodotto a livello nazionale e negli anni è cresciuta ancora fino a diventare un polo produttivo all’avanguardia capace di raccogliere e lavorare 6mila quintali di latte al giorno, circa 2,2 milioni di quintali all’anno, tutti destinati a Grana Padano DOP, prodotto nel rispetto rigoroso della tradizione non solo nello stabilimento di Sant’Antonio di Porto Mantovano (con matricola 427), ma anche negli altri due caseifici di Marmirolo e Bagnolo San Vito. Complessivamente, la produzione della DOP nei tre impianti mantovani raggiunge le 345mila forme all’anno. Latteria Sociale Mantova è oggi il secondo produttore di Grana Padano a livello nazionale e realizza un fatturato aggregato di circa 161 milioni di euro.

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La sala di controllo delle diverse fasi di produzione
nello stabilimento di Sant’Antonio di Porto Mantovano.

IL PROGETTO DI AGGREGAZIONE

Già nel 2000, con una produzione di circa 92mila forme, la Latteria era già diventata la seconda più grande cooperativa produttrice di Grana Padano. A partire dai primi anni del nuovo secolo la cooperativa ha avviato, negli anni, un percorso di aggregazione tra diverse realtà casearie. Nel 2002 alla Latteria Sociale Mantova aderisce come nuovo socio la cooperativa Santangiolina di San Colombano al Lambro (Lo). Nel 2009 viene raggiunta la cessione di una parte del latte in conto lavorazione. Una partnership che si trasforma successivamente in un progetto di fusione formalizzato nel 2011 con l’acquisizione della Latteria San Sebastiano di Marmirolo e della quota di Grana Padano prodotta con la matricola 437. Nel 2014 lo stesso rapporto di collaborazione viene avviato con il Caseificio Santa Maria Formigada di Bagnolo San Vito che viene poi acquisito nel 2015 ottenendo anche la produzione di Grana Padano contrassegnata con la matricola 473. Nel 2012 il Gruppo cooperativo acquisisce alcune migliaia di quote forme Grana Padano da un fallimento.

I DANNI LEGATI AL TERREMOTO DEL 2012

Ogni sito produttivo è dotato di un proprio magazzino di stagionatura. Nel 2001 è stato completato il nuovo magazzino di Sant’Antonio di Porto Mantovano che oggi può contare su due strutture, una da 110mila forme e una da 90mila forme. I magazzini di Marmirolo e Bagnolo San Vito possono ospitare rispettivamente 120 mila e 40 mila forme. La scossa del 20 maggio che ha colpito anche il vicino territorio emiliano, e quella ancora più violenta del 29 maggio 2012 avevano fatto crollare a terra circa 140mila forme per un danno stimato tra i 20 e i 30 milioni di euro. La solidarietà e lo spirito di collaborazione di tutti, assieme al prezioso contributo del Consorzio di tutela del Grana Padano, avevano all’epoca aiutato la cooperativa a superare il momento di difficoltà. Entrambi i magazzini sono stati ricostruiti e migliorati tecnologicamente secondo leggi antisismiche.

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Il laboratorio per il controllo di qualità

LA GARANZIA DELLA QUALITÀ IN OGNI FASE DI PRODUZIONE

Il miglioramento della qualità è andato di pari passo con la crescita del Gruppo. A questo scopo nel 2012 è stato ampliato e rinnovato lo stabilimento di Sant’Antonio di Porto mantovano che ha subito poi altri due ampliamenti.

«Oggi – spiega il presidente Brutti– abbiamo un sistema di produzione all’avanguardia, in cui tradizione ed innovazione si integrano alla perfezione per realizzare un prodotto sicuro e certificato, dal conferimento della materia prima alla produzione fino alla distribuzione. Dopo il ricevimento del latte, avviene l’affioramento naturale della crema e può iniziare la fase di caseificazione nelle “caldere” di rame e poi il momento della salagione che precede la lunga stagionatura. Le forme vengono lavate accuratamente grazie all’impiego di una lavatrice innovativa automatizzata. Tutte le forme vengono accuratamente selezionate attraverso la battitura e il controllo qualitativo. Le forme idonee vengono marchiate Grana Padano e messe a disposizione per la vendita o confezionate nei vari formati, all’interno di due centri di confezionamento e grattugia, tecnologicamente avanzati».

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L’innovativa “lavatrice” per il lavaggio
delle forme con il dettaglio del sollevatore

OLTRE IL 70% DELLA PRODUZIONE PRENDE LA VIA DELL’EXPORT

L’export rappresenta da sempre un mercato fondamentale per collocare la crescita produttiva di Latteria Sociale Mantova. «Più del 70% della produzione – sottolinea Brutti – va oltre confine, anche se, recentemente, a causa dei lockdown legati alla pandemia di Covid-19, alcuni mercati per noi strategici hanno rallentato per poi riprendere». Latteria Sociale Mantova si è dotata delle più importanti certificazioni internazionali (come Brc e Ifs) per diventare un player di primo piano nel mercato internazionale a partire dai primi anni del 2000 quando la cooperativa comincia a partecipare alle fiere internazionali. Oggi il Gruppo cooperativo esporta nei cinque continenti ed è presente in 54 Paesi nel mondo. Lo sviluppo commerciale più moderno, soprattutto all’estero, ha dato anche il via a diversi progetti come la creazione di un centro di confezionamento per i prodotti sottovuoto a marchio Latteria Sociale Mantova e l’ingresso nel mondo del web con un sito aziendale sempre aggiornato.

OLTRE NOVANT’ANNI DI STORIA

Come si legge nel libro che ha celebrato nel 2019 i primi novant’anni di storia, la Latteria Sociale Mantova viene fondata nel gennaio del 1929 da un gruppo di produttori di latte della provincia per vendere il latte dei soci con l’impegno di rifornire di materia prima alla città e poi a tutto il capoluogo di provincia. Nel 1929 è già in funzione il caseificio aziendale per la produzione di burro e formaggio Grana. Vengono aperti quattro punti vendita nella città. Pochi anni dopo viene creato anche un allevamento di suini, a cui viene indirizzato il siero raccolto dalla cooperativa (poi ceduto, dopo fasi alterne, nel 2000).

Nel 1953 entra in funzione il nuovo stabilimento di Sant’Antonio di Porto Mantovano che diventa la base del nuovo polo produttivo. Nel 1966 la cooperativa aderisce al Consorzio di tutela del Grana Padano e inizia ufficialmente la produzione della DOP sulla quale la cooperativa da sempre ha puntato, anche negli anni precedenti, per valorizzare la materia prima. Nel 1969 la produzione di Grana Padano ammonta a 20mila forme e negli anni successivi aumenta significativamente la produzione di latte. Nel 1977 si decide di creare un nuovo magazzino di stagionatura da 10mila forme a Sant’Antonio di Porto Mantovano. Nel 1978 entra in azienda Fausto Turcato, «figura decisiva nel processo di rinnovamento e crescita della Latteria Sociale Mantova nei decenni successivi» che diventerà poi direttore nel 1989 e presidente dal 2019. Nel 1999 veniva anche eletto presidente Stefano Pernigotti «imprenditore accorto ed equilibrato, una guida fondamentale per il Gruppo». Rimarrà in carica fino al 2019, anno della sua scomparsa. A lui sono dedicate le ultime pagine della pubblicazione sui novant’anni di attività della Latteria Sociale Mantova.
IL GRANA PADANO DOP BIOLOGICO, HALAL E KOSHER

Negli ultimi anni il Gruppo cooperativo ha colto le opportunità offerte da una crescita dei consumi di grattugiato e anche l’interesse per un prodotto più stagionato, tanto che è stato tra i primi a lanciare il Grana Padano Riserva. È aumentata, inoltre, dal 2017, in linea con la richiesta del mercato, la produzione di Grana Padano da agricoltura biologica. Sempre per ampliare i mercati la Latteria ha cominciato a produrre negli ultimi anni anche Grana Padano Halal, una DOP conforme ai requisiti della religione islamica in tema di alimentazione e il Grana Padano kosher che segue invece gli standard di qualità della religione ebraica. Si tratta di segmenti di mercato che sono in crescita, in particolare quello Halal.

GOVERNO DELLA PRODUZIONE ED ESUBERI DI LATTE, RITORNANO I TEMI DEGLI ANNI ’80

Sempre la pubblicazione che celebra i novant’anni di attività riporta che, a cominciare dai primi anni Ottanta del secolo scorso, era stata avvertita l’esigenza che la produzione tenesse conto della domanda di mercato. Il tema della programmazione è legato a quello degli esuberi di latte: nel verbale dell’assemblea generale ordinaria del 25 aprile 1982 si legge «viene logico pensare che, ove sia possibile, ogni azienda dovrà prendere tutte le iniziative atte a diversificare la produzione verso prodotti alternativi».