ENERGIA VERDE E ACQUA PULITA DALLA LAVORAZIONE DEL GRANA PADANO
27/07/2016
Dai sottoprodotti del latte si ottengono idrogeno, metano e acqua. La “Provincia di Cremona” racconta la ricerca condotta dal Crb della Cattolica con un impianto prototipo nel caseificio PLAC, dove si produce Grana Padano DOP.Dai sottoprodotti del latte si può ricavare l'energia pulita del futuro. Il Centro di ricerche biotecnologiche (Crb) di Cremona ha messo a punto una ricerca per valorizzare la frazione acquosa del siero da latte, come spiega un servizio del quotidiano locale “La Provincia”. Ai può ottenere energia dagli 'scarti' del latte come dimostra il progetto di ricerca denominato Eco-Si e dall’impianto prototipo realizzato sotto la guida della profesor Malpei, del Polo di Cremona e Dica del Politecnico di Milano, al caseificio Plac di Cremona, che
produce Grana Padano.
La tecnologia messa a punto in via sperimentale grazie al progetto di ricerca seguito dalla facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali dell'Università Cattolica, in collaborazione con il Politecnico di Milano, consente di ottenere idrogeno e metano da questo 'scarto'.
E il residuo di queste trasformazioni è acqua pulita da riutilizzare in agricoltura. Insomma,
un ciclo virtuoso le cui ricadute potrebbero essere davvero notevoli.
«Obiettivo del progetto Eco-Si è quello di mettere a punto un impianto prototipo che, grazie al recupero integrato di componenti di pregio(sieroproteme) e di energia,
consente la massima valorizzazione del siero derivante dal processo di caseificazione,
unita alla quasi totale eliminazione del carico inquinante del flusso residuo,
rendendone così possibile il riuso come acqua di servizio e riducendo significativamente,
se non eliminando, necessità ed oneri di smaltimento – ha spiegato al quotidiano il prof. Fabrizio Cappa, docente del Crb di Cremona - Ne possono conseguire perciò benefici in termini di redditività economica e di sostenibilità ambientale e un pieno soddisfacimento dei principi cardine della green economy, attraverso la chiusura del ciclo».
Questa produzione è però attualmente solo teorica e ricerche sono state sviluppate
negli anni al fine di aumentare la produzione di idrogeno per via microbica. L'impianto
è un prototipo che necessita ancora attività di sviluppo e messa a punto al fine di rendere
efficiente tutto il processo. Potenzialmente l'impianto installato è perciò in grado di dare come prodotti finali: recupero delle sieroproteine dal siero, produzione di idrogeno, produzione di metano e acqua alla fine del processo con valori finali di Cod estremamente
bassi.
Nei prossimi mesi potrebbe iniziare il passaggio dalle attività per lo più teoriche a quelle pratiche.