Nel 2016 la produzione dei 59 formaggi Dop italiani ha superato le 524mila tonnellate, con un aumento del 4% rispetto al 2015. Resta leader il Grana Padano, con 185.434 tonnellate (+1,2%) pari a 4.859.592 forme, seguito da Parmigiano Reggiano, Gorgonzola, Mozzarella di Bufala Campana e Pecorino Romano. I dati sono emersi a Caserta alla riunione di AFIDOP, l'associazione dei Formaggi Italiani Dop e Igp,
"L'anno scorso – ha spiegato il presidente del Consorzio del Grana Padano, Nicola Cesare Baldrighi, in qualità di numero uno dell'AFIDOP - la produzione si è mantenuta costante tenendo conto dell'instabilità del mercato dei formaggi dop, visto che c'è stato un vero e proprio tracollo nel primo semestre del 2016, mentre nel secondo la vendita è più che raddoppiata attestandosi intorno ai 10 miliardi di euro. Come comparto produttivo abbiamo bisogno di fare maggiore promozione per far conoscere i nostri prodotti e aumentare la fiducia dei consumatori, anche per ridurre le frodi e le imitazioni. Al momento quest'attività è finanziata in parte dall'Unione Europea e in parte dai nostri soci; avremmo bisogno però di un maggior sostegno finanziario da parte del Governo al quale chiediamo anche di intervenire per semplificare le procedure burocratiche".
Un quarto delle vendite dei formaggi DOP italiani arriva dall'export, che nel 2016 ha fatto registrare ricavi pari ad un +3%, ovvero un miliardo di euro in più, rispetto al 2015 copre il 25% del totale venduto. Decisamente più alta la performance del Grana Padano, che secondo le prime stime del Consorzio di Tutela ha visto un incremento di 7 punti, con 1.750.006 forme esportate, pari al 38% della produzione marchiata.
Secondo AFIDOP le destinazioni principali restano la Germania (20%), la Francia (11%), il Regno Unito (8%) e gli Stati Uniti (20%) ma si guarda con sempre maggiore attenzione all'Est Europa e a mercati dalle grandi potenzialità come la Cina e la Corea del Sud, dove la vendita è ancora bassa sebbene sia cresciuta nel 2016 rispettivamente del 23 e del 18%.