Il primo Bilancio di Sostenibilità del Consorzio di Tutela del Grana Padano

23-04-CGPADANO ASS-1

Approvato all’Assemblea annuale dello scorso 21 aprile documenta in 56 pagine il percorso di miglioramento della sostenibilità avviato dalla filiera con l’obiettivo di continuare in questa direzione.

Sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Ruota attorno a questi tre aspetti complementari il primo Bilancio di Sostenibilità che il Consorzio di tutela del Grana Padano ha presentato all’Assemblea annuale dello scorso 21 aprile e ha ottenuto l’approvazione dei consorziati.

Perché un bilancio di sostenibilità? «Perché è in linea con la natura stessa del sistema delle Dop – come ha spiegato Renato Zaghini, presidente del Consorzio di tutela – nato proprio per preservare, tutelare e valorizzare territori, tradizioni e qualità di una filiera che conta 149 imprese tra produttori, stagionatori e commercianti e 4mila stalle che conferiscono il latte destinato a Grana Padano».

Si tratta di un documento di 56 pagine che è stato redatto dal dipartimento di Economia e management dell’Università degli Studi di Brescia in collaborazione con il Consorzio di tutela. «Per migliorare sotto questo aspetto è necessario misurare quello che la filiera fa ogni giorno in base alle indicazioni dei diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile ribaditi dall’Onu nell’Agenda 2030 e agli Standard definiti dal Gri (Global reporting initiative). Da anni abbiamo avviato questo percorso, ma oggi le nostre iniziative sono inquadrate e rendicontate secondo questi stan¬dard e devono essere comunicate con il giusto linguaggio. Questa prima edizione aiuterà inoltre il Consorzio a capire meglio dove e come migliorare nella strutturazione della raccolta dei dati e nella scelta delle iniziative da intraprendere».

La sostenibilità ambientale

Per sostenibilità ambientale si intende la responsabilità nell’utilizzo delle risorse, la valutazione e riduzione dell’impatto dell’attività delle aziende sul territorio, la gestione dei rifiuti, il contenimento delle emissioni in atmosfera e la diffusione della cultura del formaggio nel mondo. In questo ambito è in corso l’applicazione, nelle aziende della filiera, del sistema di controllo messo a punto con il progetto “Life Ttgg” attraverso un software in grado di misurare l’impatto ambientale e proporre soluzioni per ridurlo a tutti i livelli produttivi, dall’allevamento ai caseifici fino alla distribuzione del Grana Padano.

Un tassello in più per poter accedere di diritto alla certificazione “Made Green in Italy”, lo schema nazionale volontario per la valutazione e la comunicazione dell’impronta ambientale dei prodotti che è gestito dal ministero dell’Ambiente e basato sul metodo Pef (Product environmental footprint), assieme all’impegno di “Allevamento responsabile”. Tutti i progressi raggiunti in questo ambito hanno fatto ottenere al Consorzio di tutela il riconoscimento internazionale Wipo.

La sostenibilità sociale

Per sostenibilità sociale si intendono le politiche aziendali che incentivano la sicurezza e il benessere dei dipendenti e anche la salubrità dei posti lavoro, ben oltre gli obblighi normativi. Rispondono a questa esigenza il programma Educazione Nutrizionale Grana Padano e la crescita dei servizi di vigilanza e dal 2022 la Fondazione Grana Padano Ets, il braccio operativo che guida e coordina tutte le numerose ed impegnative attività socio-assistenziali.

Sostenibilità economica

La sostenibilità economica è la capacità di generare reddito e lavoro: Per il Consorzio di tutela del Grana Padano è basata sull’innovazione, su adeguate strategie di acquisto e trasformazione delle materie prime, sulla difesa del consumatore, su pratiche di tutela e promozione della qualità del prodotto nel rispetto delle norme e sulla realizzazione di piani produttivi in grado di mantenere in equilibrio domanda e offerta.

Per quanto riguarda la creazione e distribuzione del valore generato nella filiera la governance sostenibile nel 2022 ha remunerato con circa l’89% del valore prodotto consorziati e consumatori e l’80% è rimasto nel territorio di produzione della Dop.