Export, da gennaio a luglio 2022 l’aumento sfiora il 10%

A luglio le spedizioni all’estero sono cresciute dell’1,75% grazie al grattugiato

I consumi di Grana Padano continuano a crescere anche grazie all’export. Dopo lo sprint del 7,98% registrato a giugno, a luglio le spedizioni all’estero rallentano pur rimanendo in terreno positivo (+1,75%) per merito del grattugiato.

L’ha segnalato il direttore generale del Consorzio di tutela del Grana Padano, Stefano Berni: «Da gennaio a luglio l’export di Grana Padano – ha aggiunto facendo il bilancio di questa prima parte del 2022 – ha messo a segno un progresso del 9,99% raggiungendo quota 1 milione e 362mila forme. Se si dovesse confermare questa tendenza supererebbero di slancio, a fine anno, i due milioni e 300mila forme esportate con una crescita, rispetto al 2021, di 135mila forme».

Export

In termini di volumi esportati, nei primi 7 mesi dell’anno, si aggiudica il primo posto, come sempre, la Germania con un progresso del 2,85% e 341mila forme totali. Ottima anche la posizione della Francia che con il 16% arriva a 162mila forme. Tra gli altri paesi si collocano molto bene la Spagna con +23%, gli Usa con +9,35% e la Svizzera che con 78mila forme si colloca al quarto posto dopo Germania, Francia e Usa. A seguire il Regno Unito con 76mila forme.

«Sono i primi risultati – ha precisato il direttore generale Bernidel nuovo piano di comunicazione internazionale che da ottobre si è concretizzato anche con il lancio del nuovo spot “emozione italiana” rivolto non solo all’Italia ma anche ai principali mercati del Grana Padano: Francia, Germania, Spagna, Belgio, Svizzera e Regno Unito. All’estero l’obiettivo è trasformare il formaggio Dop più consumato al mondo in brand globale, simbolo dell’italianità nel mondo».

Lo spot punta sull’aspetto delle emozioni per esprimere un messaggio importante: il desiderio di tornare alle abitudini pre-pandemia, per manifestare, finalmente in libertà, gesti di affetto e di vicinanza tra le persone.