LA MAGGIOR PARTE DELLA PRODUZIONE STAGIONA FINO AI 10 MESI
Il caseificio produce circa 52mila forme l’anno di Grana Padano firmate MN477.
«In questo periodo – spiega sempre il presidente Priori – produciamo 165 forme al giorno, ma d’estate la produzione si riduce e si vende un po’ di latte per restare nei parametri produttivi. Il magazzino di stagionatura ha una capienza di 35mila forme e il resto viene affidato a magazzini di terzi nella zona. La maggior parte della produzione viene stagionata fino a 10 mesi e venduta al commercio all’ingrosso, mentre la stagionatura di 23 e 24 mesi viene commercializzata direttamente al consumo attraverso lo spaccio aziendale».
Si fa una lavorazione al giorno per produrre Grana Padano, si comincia alle due, tre del mattino e termina alle otto, come spiega con dovizia di particolari Mauro Buio, il mastro casaro della Latteria Agricola di Marmirolo.
Priori tiene inoltre a sottolineare che in ogni caso, la materia prima lavorata per produrre il Grana Padano viene sempre prodotta con vacche alimentate prevalentemente da fieno: «Tutti i terreni dei nostri allevamenti sono lasciati a prato e come integrazione si utilizza solo una piccola quota di insilati».
Tutto ha quindi inizio dall’alimentazione dei bovini, nutriti solo con foraggi accuratamente selezionati e regolamentati dal disciplinare di produzione del Consorzio di tutela del Grana Padano. La natura dei foraggi, composti prevalentemente da fieno dei prati stabili, conferisce al latte ed al Grana Padano Dop, una qualità superiore.
La Latteria Agricola di Marmirolo ha distribuito un dividendo di 57 centesimi, Iva compresa, al chilogrammo di latte ai suoi soci, che oggi sono 22, nel 2019. Il latte prodotto ammonta a circa 300mila quintali.
Priori conclude parlando in termini positivi della contribuzione differenziata «Non è un dramma sforare e pagare di più se serve per la promozione, ma vendere il latte per altri usi quando il mercato lo richiede, sarebbe ottimale. Noi siamo andati anche sotto quota e va bene così».