Consorzio del Grana Padano «Parliamo al mondo con cultura (italiana) e autenticità. Ecco perchè siamo forti»

Il direttore generale e la responsabile marketing Italia del Consorzio, , Stefano Berni e Mirella Parmeggiani, spiegano obiettivi e strategie per il 2025.

Il 2024 si è chiuso ancora con numeri da primato per il Grana Padano, la DOP più consumata al mondo. A guidare il Consorzio verso traguardi sempre più ambiziosi è stato un doppio asse strategico: il Piano produttivo, che mantiene in equilibrio domanda e offerta, e la potenza comunicativa, capace di far leva su valori di identità, italianità e autenticità.

«Abbiamo proseguito nella crescita con ottimi risultati sia in Italia che all’estero – spiega il direttore generale del Consorzio, Stefano Bernie siamo oggi la destinazione più redditizia per il latte da silomais».

 

scalera

I numeri del 2024 e dei primi mesi del 2025

Le forme prodotte nel 2024 sono state poco più di 5,6 milioni, pari a circa 2,96 milioni di tonnellate di latte trasformato da 3.576 stalle, con un incremento del 3,27% rispetto all’anno precedente. E il 2025, come ha fatto notare Berni, ha già mostrato segnali positivi: nei primi sei mesi si è registrato un ulteriore +3,81%.

Anche l’export ha continuato a correre, superando per la prima volta i volumi destinati al mercato interno. Le forme esportate, come ha sottolineato il direttore generale, sono state oltre 2,68 milioni (+9,15%), pari al 51,2% della produzione totale, con un giro d’affari complessivo al consumo di 4 miliardi di euro: 2,2 miliardi dall’estero e 1,8 dall’Italia.

L’attenzione resta alta anche sul fronte internazionale, dove pesa l’incognita dei dazi americani minacciati dalla nuova amministrazione Trump. «Siamo fiduciosi che – sottolinea Berni – il Governo troverà soluzioni, ma ci stiamo già orientando con decisione verso nuovi mercati».

Il mercato italiano ipercompetitivo

Numeri che raccontano un successo, ma anche un mercato in costante mutazione. «L’Italia è oggi un mercato ipercompetitivo, dove le offerte promozionali e i prodotti similari impongono una riflessione costante – avverte Berni –. I similari hanno raggiunto il 25% di quota nel retail e il 52% nel food service. È, quindi, fondamentale non eccedere nella produzione».

A guidare il marketing delle vendite nazionali è Mirella Parmeggiani, responsabile marketing Italia, impegnata nel promuovere una visione moderna e coerente della DOP in linea con le strategie messe a punto dall’ente consortile assieme alla società di consulenza Kpmg: «Il nostro obiettivo non è solo vendere un prodotto, ma trasmettere cultura, autenticità e valori condivisi che sottolineano l’origine del Grana Padano – spiega –. Comunicare il Grana Padano significa, infatti, raccontare la sua storia, il territorio, le persone che lo producono, e farlo con strumenti credibili, scientifici, accessibili».

Il budget del 2025 per attività promo-pubblicitarie

Come ha sottolineato il direttore generale Berni, la campagna promozionale 2025 prevede un budget record di 52 milioni di euro, di cui oltre 47 destinati a progetti trade & consumer, equamente suddivisi tra Italia ed estero. In questo scenario, due grandi iniziative catalizzeranno l’attenzione: la sponsorizzazione ufficiale dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano-Cortina 2026 (investimento di 3,5 milioni di euro) e il lancio di una nuova campagna marketing (1 milione di euro). «È anche importante far notare che promuovere la Dop a livello internazionale vuol dire trasmetterla nella sua essenza, ossia che il Grana Padano è “fatto in Italia”. Un approcci odi comunicazione che va gestito in modo corretto».

«Milano-Cortina sarà un palcoscenico straordinario per rafforzare la visibilità anche internazionale del nostro prodotto – afferma Parmeggiani –. Il Grana Padano condivide con lo sport valori come passione, impegno, benessere e identità. Non è solo una sponsorizzazione, ma un progetto culturale che ci porterà a dialogare con il mondo».

A simboleggiare questo dialogo c’è “Il Gusto dello Sport”, un ricettario ideato con lo chef Davide Oldani e dedicato alla cucina dei cinque continenti. Una compilation di 15 ricette che, come ha spiegato Parmeggiani, coniugano le tradizioni gastronomiche internazionali con l’inconfondibile sapore del Grana Padano. «Ogni piatto rappresenta un ponte tra culture diverse e il nostro formaggio diventa il filo conduttore di questa narrazione globale», aggiunge Parmeggiani.

Nel frattempo, l’impegno del Consorzio nella GDO continua con strategie consolidate e sempre più mirate. «Nel 2024 abbiamo attivato contributi economici per le principali insegne della distribuzione moderna – spiega – promuovendo campagne pubblicitarie, offerte speciali e comunicazione digitale. Questo ha consolidato la rotazione a scaffale e rafforzato il rapporto con il retail».

L’attenzione per la formazione

C’è un’attenzione forte anche al mondo della formazione. Il progetto “A scuola di cucina con Grana Padano”, rivolto agli istituti alberghieri, è giunto alla 19ª edizione. Nell’anno scolastico 2024-2025 ha coinvolto 101 scuole, oltre 6.300 studenti e 3.500 docenti. «Vogliamo formare i futuri ambasciatori del made in Italy agroalimentare – sottolinea Parmeggiani – attraverso contenuti concreti e una cultura del prodotto profonda e consapevole». Ogni incontro si chiude con una degustazione verticale di tre stagionature e la consegna del manuale “Formaggio bella storia”, con 25 ricette d’autore.

A sostegno della cultura alimentare e della salute c’è anche il progetto “Educazione nutrizionale Grana Padano” (Engp), attivo da oltre vent’anni. Il portale, che promuove l’equilibrio nutrizionale secondo i principi della dieta mediterranea, ha raggiunto un Authority Score di 51 su Google, un primato assoluto nel settore food. «Il consumatore oggi è attento alla qualità nutrizionale – spiega Berni – e il Grana Padano viene percepito sempre più come un alimento funzionale».

L’equità di genere un valore del Consorzio

Infine, il Consorzio è in prima linea nella promozione dell’equità di genere, come certificato nel 2023 dalla norma Uni/PdR 125:2022. Un risultato che rispecchia la forte presenza femminile in ambiti chiave. «Io ho la responsabilità del marketing Italia, ma con me lavorano colleghe nei settori comunicazione, tutela, ricerca e promozione – racconta Parmeggiani –. È un valore aggiunto che arricchisce il Consorzio e ci rende più forti, più rappresentativi, più credibili».