Sostenibilità e benessere animale nel disciplinare di produzione

Il presidente del Consorzio di tutela, Renato Zaghini, ricorda quali sono le due sfide che la filiera del Grana Padano sta affrontando con diverse iniziative e progetti

«Definire l’impatto ambientale, cercando di rendere più sostenibili le diverse fasi produttive, dalla stalla e caseificio fino alla distribuzione, da una parte. Continuare a migliorare il livello di benessere animale, dall’altra. Ecco i due obiettivi sui quali il Consorzio di tutela del Grana Padano DOP si sta impegnando da alcuni anni con massimo dispiegamento di forze ed energie. Ed ecco anche il nuovo modello di sviluppo della nostra filiera fondato, appunto, sul rispetto per il futuro e le nuove generazioni».

Così Renato Zaghini, presidente del Consorzio di tutela, ricorda l’importanza di soddisfare le nuove esigenze della società, oggi più attenta all’ambiente e alle condizioni di vita degli animali, attraverso progetti e iniziative da portare avanti nel tempo: «Le sfide del futuro oggi guardano fondamentalmente al rispetto dell’ambiente e al benessere animale. Due impegni fondamentali che potrebbero essere sostenuti, ad esempio, con il contributo delle risorse messe a disposizione dal Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza).

La sostenibilità declinata in diversi progetti
«Sul versante della sostenibilità ambientale – continua il presidente del Consorzio – ci potranno essere, ad esempio, gli incentivi green dedicati al sostegno della produzione di energia da fonti rinnovabili, come il fotovoltaico, messi a disposizione dal Pnrr, ossia dai fondi del Recovery plan».

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Renato Zaghini, presidente del Consorzio Grana Padano

È in dirittura d’arrivo, infatti, il bando per accedere ai finanziamenti della misura “Parco agrisolare”. Sarà pubblicato, probabilmente entro il 31 marzo, e avrà a disposizione ben 1,5 miliardi di euro, con l’obiettivo di sostenere investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica in ambito agricolo. L’intervento prevede, infatti, l’installazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.

Il Consorzio di tutela, assieme ad altri formaggi DOP, ha aderito allo schema “Made Green in Italy”, pubblicato dal Ministero della Transizione ecologica, realizzato in collaborazione con l’Università del Politecnico di Milano e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, che si propone di promuovere modelli sostenibili di produzione e consumo.

La collaborazione ha permesso la definizione della Regola di Categoria di Prodotto (RCP) specifica per il Grana Padano DOP, che fornisce l’opportunità a tutti i nostri consorziati di aderire in modo volontario allo schema nazionale “Made Green in Italy” per la realizzazione dello studio di impatto ambientale dei propri prodotti, fornendo la possibilità di utilizzo del logo “Made Green in Italy”.

Il miglioramento del benessere animale
«Stiamo collaborando – ha ricordato Zaghini – con le istituzioni per definire nei dettagli l’applicazione del Sistema Nazionale di Qualità Benessere Animale, con l’obiettivo di una certificazione della qualità valida a livello nazionale in base a parametri stabiliti e condivisi dal ministero delle Politiche agricole e dal Centro di Referenza nazionale per il benessere Animale (Izsler) del ministero della Salute secondo lo standard ClassyFarm».

«Il benessere animale è già oggi un impegno – ha aggiunto Zaghini – che coinvolge ogni anno tutte le stalle della filiera del Grana Padano in un’attività di monitoraggio costante e di valutazione delle condizioni della mandria. L’obiettivo è di individuare la presenza di eventuali punti di criticità avviando azioni di migliorative. Il rispetto del benessere animale diventerà un obbligo e sarà inserito, come qualsiasi altro parametro da rispettare, nel disciplinare di produzione».