Il Grana Padano sponsor e protagonista di una mostra al Meeting di Rimini

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Al Meeting di Rimini,
una mostra per raccontare anche il Grana Padano

Realizzata da Compagnia delle Opere agroalimentare, in collaborazione con il Consorzio di tutela del Grana Padano, farà tappa a Milano, Mantova, Brescia, Bergamo, Cremona, Piacenza, Desenzano del Garda e forse anche nella Città del Vaticano.

Una mostra per raccontare anche il Grana Padano, dalla sua nascita, per opera dei Monaci di Chiaravalle, ai giorni nostri, fino a raggiungere una produzione annua di oltre 5,2 milioni di forme. Realizzata da Compagnia delle Opere agroalimentare in collaborazione con il Consorzio di tutela del Grana Padano, ha debuttato al Meeting per l’Amicizia fra i popoli di Rimini che si è svolto dal 20 al 25 agosto scorso partendo dall’esperienza dei Monaci Benedettini.

L’esibizione dal titolo “Il gusto del quotidiano – Lavoro e compimento di sé, da San Benedetto a oggi”, ha rievocato la regola “Ora et Labora” dei Monaci Benedettini, che è una delle chiavi di lettura più importanti della storia del Medioevo. A loro si deve, infatti, quella filosofia del lavoro destinata a lasciare in eredità eccellenze che oggi sono motore di uno sviluppo destinato a proseguire nel tempo.

Tra queste produzioni di alta gamma rientra il Grana Padano, con la prima forma messa a stagionare proprio dai monaci di Chiaravalle nel 1135, che avviarono un’attività fondamentale per gli allevamenti tra le Alpi e gli Appennini. La mostra parte, infatti, dalla storia dei benedettini portando il visitatore a capire come, in una situazione planetaria e anche intima di generalizzata incertezza, l’uomo possa accendere creatività e positività per affrontare la realtà e assaporare “il gusto del quotidiano”.

Grana Padano protagonista dell’evoluzione nei territori d’origine. 

La regola benedettina ha infatti, rappresentato una risposta alla grande crisi della caduta dell’Impero Romano di occidente, che le prime due sale della mostra in una moderna abbazia hanno rievocato. Nella vivacità dei chiostri dei monasteri sono nate, inoltre, le grandi innovazioni che in tutta Europa fecero ripartire economia e socialità, in territori spesso ostili.

«Anche il Grana Padano deve essere considerato protagonista dell’evoluzione e della civilizzazione dei territori dove viene prodotto – ha commentato il direttore generale del Consorzio di tutela, Stefano Berni – Ne siamo orgogliosi e da anni siamo impegnati a raccontarlo». Il direttore generale Berni è stato tra i relatori di un convegno che il 21 agosto scorso si è focalizzato sullo stesso tema dell’esposizione all’evento riminese.

Dopo il debutto al Meeting di Rimini, è obiettivo del Consorzio riproporre la mostra negli spazi espositivi più prestigiosi a Milano, Mantova, Brescia, Bergamo, Cremona, Piacenza, Desenzano del Garda e con l’auspicio di poterla portare anche nella Città del Vaticano.