Grana Padano sempre al top della DOP economy

Il XIX Rapporto Ismea-Qualivita, edizione 2022, ha confermato la leadership del formaggio tutelato più consumato al mondo

Non solo è il formaggio DOP più consumato al mondo e simbolo dell’eccellenza dell’agroalimentare made in Italy. Il Grana Padano resta al vertice della classifica dei prodotti che si fregiano del bollino UE per valore alla produzione. Come ogni anno, la conferma è arrivata dai dati del XIX Rapporto Ismea-Qualivita, edizione 2022, che è stato presentato al Ministero delle Politiche agricole, forestali e alimentari lo scorso 14 febbraio con riferimento all’andamento della DOP economy nel 2020.

Il Grana Padano ha generato un giro d’affari di oltre 1,3 miliardi di euro alla produzione nel 2020. Sul secondo gradino del podio il Parmigiano Reggiano e al terzo posto il Prosciutto di Parma.

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Sempre il Grana Padano viene anche citato nel Rapporto di Ismea-Qualivita come il primo dei cinque top five a marchio UE sempre per valore. In seconda battuta, il Parmigiano Reggiano, seguito da Mozzarella di Bufala Campana, Gorgonzola e Pecorino Romano. Complessivamente i top five della categoria formaggi DOP mettono assieme un valore alla produzione di 3,7 miliardi di euro, ossia quasi due terzi del comparto totale fatturato dall’agroalimentare DOP e IGP (che vale 7,3 miliardi, più altri 9,3 miliardi che arrivano dal vino imbottigliato).

Come ha ricordato il direttore generale, Stefano Berni, il 2020 sarà ricordato come un anno da incorniciare come consumi di Grana Padano grazie agli acquisti delle famiglie italiane durante la pandemia da Covid-19 che hanno più che compensato le perdite subite nel canale ho.re.ca, praticamente chiuso per le restrizioni sanitarie. Nel 2021 le performance sono state migliori rispetto alle attese e le vendite hanno sostanzialmente tenuto.

I formaggi DOP valgono più della metà del food certificato
Sono complessivamente 56 i formaggi DOP e nel 2020, anno della pandemia, hanno generato 4,18 miliardi di euro di valore alla produzione, il 7,8% in meno rispetto all’anno precedente. Un giro d’affari che vale oltre la metà (57%) di quello dell’intero comparto del food DOP e IGP. In seconda battuta vengono i salumi che realizzano un fatturato di 1,9 miliardi di euro alla produzione.

Nel 2020 è aumentata la quantità delle vendite in volume dei formaggi DOP, ma è diminuito il valore, soprattutto per la chiusura del canale ho.re.ca., sia in Italia sia all’estero.