LIFE: The Tough Get Going

Conoscersi per migliorare: da questo intento nasce il progetto LIFE TTGG – The Tough Get Going (‘I “formaggi” duri cominciano a giocare’), importante sinergia tra università, start up, aziende produttrici, organismi di formazione e di ricerca italiani e francesi.

Il Progetto

Nuove basi per le produzioni di qualità
Conoscersi per migliorare: da questo intento nasce il progetto LIFE TTGG – The Tough Get Going (‘I “formaggi” duri cominciano a giocare’), importante sinergia tra università, start up, aziende produttrici, organismi di formazione e di ricerca italiani e francesi.

L’obiettivo è orientare lo sviluppo del settore lattiero-caseario in direzione di un miglioramento dell’efficienza dei processi produttivi, volto a garantire la crescita e a preservare la qualità in un’ottica di sostenibilità ambientale.

La metodologia utilizzata è la PEF Product Environmental Footprint, elaborata dalla Commissione Europea, che attraverso la Raccomandazione 2013/179/UE, ne promuove l’utilizzo da parte delle aziende per misurare, comunicare e migliorare le prestazioni ambientali nel ciclo di vita dei loro prodotti.

Un settore che guarda avanti
Le DOP Grana Padano (Italia) e Comté (Francia) hanno scelto di aderire al progetto ponendosi sotto la lente d’ingrandimento di università ed organismi di ricerca. I dati raccolti serviranno a creare un inventario di tutti i processi legati alla filiera ed a sviluppare uno strumento software in grado di supportare ogni decisione in materia ambientale.

Alla fine del percorso sarà possibile estendere il modello LIFE TTGG anche ad altri consorzi europei di formaggi DOP e successivamente a tutte le produzioni DOP e IGP, contribuendo ad una sensibile riduzione dell’impatto sull’ambiente e ad un incremento della sostenibilità economica dell’intero settore agroalimentare.

Le necessità
Oggi la lotta al riscaldamento globale rappresenta una delle sfide più urgenti e difficili, che richiede l’impegno congiunto di istituzioni e imprese in ogni contesto produttivo. Le emissioni dirette di gas ad effetto serra prodotte dalle attività agricole legate alla produzione alimentare sono pari al 10-12% delle emissioni totali a livello mondiale: un dato che deve far riflettere sulla necessità di intervenire al più presto per ridurre l’impatto ambientale di un settore importante come il lattiero-caseario.

Il livello delle emissioni di gas serra tuttavia non è l’unico problema da risolvere: è responsabilità di tutti coloro che operano nella filiera fare quanto possibile per limitare anche gli altri effetti negativi sull’ambiente, come l’impoverimento delle risorse idriche, l’eutrofizzazione dell’acqua dolce e marina, l’ecotossicità dell’acqua e il consumo di suolo.

Da qui nasce l’esigenza di migliorare l’efficienza dei sistemi produttivi dei formaggi DOP, analizzando tutti i parametri necessari a fornire una mappatura completa e dettagliata dell’impatto ambientale dell’intera catena produttiva – comprese le fasi di consumo e gestione dei rifiuti – con l’obiettivo di mettere a punto tecniche e metodologie più sostenibili.

LIFE The Tough Get Going (LIFE TTGG)
Concepito con lo scopo di migliorare l’efficienza di tutta la filiera di produzione di formaggi DOP europei a pasta dura e semidura, il progetto LIFE TTGG – The Tough Get Going (‘I duri cominciano a giocare’) punta alla progettazione e allo sviluppo di un software Strumento di Supporto per le Decisioni Ambientali (SSDA), in grado di valutare l’impronta ambientale dei prodotti (PEF) e di incentivare la sua riduzione, consentendo l’adozione di soluzioni e tecniche volte a ottimizzare le performance di tutto il ciclo produttivo.

La collaborazione con il Consorzio Tutela Grana Padano e con il Comité Interprofessionnel de Gestion du Comté offrirà l’opportunità di testare e calibrare il software presso le aziende che fanno parte del contesto produttivo delle due DOP (l’organizzazione francese CNIEL, partner del progetto, sarà incaricata di testare il software sul formaggio Comté DOP).

Il risultato sarà la creazione di uno strumento affidabile e di metodologie collaudate da proporre ad altri consorzi DOP dell’Unione, con l’auspicio che possano diventare un riferimento in un’ottica di innovazione ambientale e produzioni di qualità.

Obiettivi

pef
Sviluppare un sistema efficace e condiviso per calcolare e ridurre l’impronta ambientale, in conformità con la Product Environmental Footprint (PEF)
metodologia pef
Sensibilizzare i singoli produttori a certificare i loro prodotti, diffondendo la metodologia PEF tra i consorzi di formaggi DOP.
consapevolezza
Aumentare la consapevolezza di consumatori e stakeholder in materia di PEF, attraverso campagne di informazione e comunicazione mirate.
user friendly
Facilitare il calcolo della PEF e le decisioni operative grazie a strumenti user-friendly.
prestazioni ambientali
Ottimizzare le prestazioni ambientali ed economiche dei soggetti coinvolti (aziende agricole, caseifici e produttori di imballaggi).
know how
Trasferire il know-how acquisito ad altre produzioni europee a marchio DOP e IGP.

I risultati

La certificazione dei dataset (USCS)

Tra i più importanti risultati del Progetto LIFE TTGG vi è la creazione di un set di strumenti strategici per stimolare l’apprendimento e la capacità innovativa delle imprese della filiera del Grana Padano DOP. Applicando la metodologia europea “Product Environmental Footprint (PEF) e le Category Rules per i prodotti caseari (Dairy PEFCR) è stato effettuato una fotografia rappresentativa delle realtà produttive lungo la catena di valore del Grana Padano DOP.

La raccolta dati è stata svolta su un campione rappresentativo di tutta l’intera filiera produttiva del Grana Padano DOP, costituito da 68 allevamenti, 19 caseifici e 18 confezionatori. Il lavoro, durato più di due anni, ha permesso di effettuare una valutazione delle performance ambientali per l’intera filiera di produzione del Grana Padano DOP, dalla stalla al confezionamento, e la conseguente realizzazione di dataset medi ed aggregati. Infatti, dall’importante raccolta dati e dall’elaborazione degli stessi sono stati prodotti i seguenti dataset:

  • 3 dataset per la fase di produzione di latte alla stalla;
  • 3 dataset per la fase di trasformazione;
  • 1 dataset per la fase di confezionamento;
  • 1 dataset aggregato dell’intera filiera

I dataset elaborati sono risultati conformi alla metodologia PEF della Commissione Europea ed hanno ottenuto la certificazione International Reference Life Cycle Data System (ILCD), ponendo così le basi per una futura condivisione dei dati aggregati della filiera del Grana Padano DOP con la comunità scientifica internazionale.

Grazie ai risultati ottenuti dal Progetto LIFE TTGG è stato possibile pubblicare, inoltre, le Regole per Categoria di Prodotto nell’ambito del marchio Made Green in Italy per il Grana Padano DOP, la certificazione nazionale sull’Impronta ambientale di prodotto, con le quali le aziende del Consorzio Grana Padano potranno valutare e promuovere la sostenibilità delle proprie produzioni, sensibilizzando l’intera filiera e i consumatori finali.

Per calcolare l’impatto ambientale della produzione di formaggi DOP e gli eventuali hot spot ambientali, stiamo realizzando un software, lo Strumento di Supporto per le Decisioni Ambientali (SSDA), che traduce le linee guida PEF in un sistema di calcolo e di miglioramento dell’intera filiera produttiva.

Il progetto LIFE TTGG, riconosciuto il progetto LIFE del mese di Giugno 2021 dal Ministero della Transizione Ecologica, rappresenta il punto di partenza per la transizione sostenibile del settore lattiero-caseario nazionale, che vede il Consorzio Grana Padano DOP protagonista.

Strategies for energy efficiency in the Farm (USCS)

Il Grana Padano DOP è un concentrato di latte perché per farne 100 grammi occorrono 1,5 litri di latte fresco proveniente dalla Pianura Padana. Quindi, il latte è fondamentale e prezioso per la produzione del Grana Padano DOP.

Il Progetto LIFE TTGG ha permesso di calcolare gli impatti ambientali del Grana Padano DOP considerando tutte le fasi della filiera: dall’allevamento per la produzione di latte, alla trasformazione e stagionatura sino al confezionamento e distribuzione del prodotto presso i punti vendita.

Ad opera dell’Università Cattolica di Piacenza, partner del Progetto LIFE TTGG, è stata valutata la fase di produzione del latte presso una stalla.

L’applicazione della metodologia Product Environmental Footprint (PEF) ha evidenziato che la fase di stalla, dove si produce il latte crudo, è l’origine della quasi totalità degli impatti ambientali (circa il 91% sull’intera filiera).

Il Progetto LIFE TTGG ha permesso di raggiungere un secondo risultato importante, evidenziando quali dati/attività hanno un maggiore impatto ambientale nel sistema stalla. Le percentuali sono così suddivise:

  • acquisto di alimenti (34%),
  • produzione di alimenti (25%),
  • emissioni da gestione degli effluenti di allevamento, da fermentazioni enteriche e da gestione della stalla (16, 12 e 6% rispettivamente),
  • utilizzo di energia (5%),
  • acquisto di materiale da lettiera (1%),
  • impiego di acqua in allevamento (1%)

Permettendo, così, l’individuazione di alcune aree di intervento e di azioni di mitigazione che possono essere adottabili dagli allevatori al fine di migliorare le performance ambientali del proprio sistema produttivo.

Nello specifico le aree di intervento riguardano:

  • Gestione e distribuzione di effluenti di allevamento, un miglioramento delle tecniche di stoccaggio degli effluenti, valorizzando gli stessi attraverso la digestione anerobica, ed attraverso un miglior utilizzo agronomico degli effluenti generando anche, un incremento delle rese colturali.
  • L’adozione di scelte gestionali volte ad ottimizzare la composizione della mandria, garantendo anche un maggior benessere animale.
  • Aumentare la qualità degli alimenti autoprodotti ed una maggiore attenzione nella gestione e scelta della provenienza geografica degli alimenti acquistati.
  • L’adozione di un sistema di recupero di calore dal raffreddamento del latte.

Tra le misure di mitigazione individuate, l’impiego degli effluenti di allevamento in digestori anaerobici e l’ottimizzazione della gestione e distribuzione al campo degli stessi, sono risultati essere i più efficaci in termini di riduzione degli impatti ambientali totali.

Strategie per l'efficienza energetica nel caseificio (Enersem)

Ecco il ritratto dell’efficienza energetica nei caseifici! Per la precisione, il quadro dei consumi termici ed elettrici normalizzati alla quantità di latte trattato.
Il Progetto LIFE TTGG ha evidenziato che l’impatto ambientale legato alla trasformazione del latte in caseificio è molto basso. Infatti si stima che circa il 3,5% dell’impatto del Grana Padano DOP confezionato è dovuto alla fase di caseificio, che include la trasformazione del latte e la stagionatura del formaggio.

Enersem, spin-off del Politecnico di Milano, partner del progetto LIFE TTGG, ha evidenziato che i caseifici che hanno intrapreso strategie di recupero termico risultano essere più efficienti.

Ecco due esempi di queste strategie:

  • Recupero di calore dal siero – a circa 50°C – può essere recuperato per alimentare alcune utenze del caseificio, altrimenti servite tramite vapore o acqua calda.
  • Recupero del calore di condensazione dei gruppi frigoriferi che verrebbe altrimenti dissipato per alimentare le batterie calde delle unità di trattamento aria a servizio dei magazzini di stagionatura.
Strategie e soluzioni per una corretta conservazione del prodotto e per una riduzione dello spreco alimentare (Polimi DES)

88 milioni di tonnellate di cibo vengono sprecate ogni anno in Europa; 173 chilogrammi di rifiuti alimentari per persona (Fusion, 2016).

Sprechiamo più del 20% del cibo prodotto. Dove? Più della metà dello spreco è generato dal consumatore, a cui seguono le fasi di trasformazione, di servizi alimentari, di produzione primaria e di vendita.

Lo spreco alimentare è un (grave) problema etico con ricadute economiche ed ambientali. Inconciliabile con l’ambizioso Green Deal Europeo. Anche l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile promossa dall’ONU con l’obiettivo 12 “consumo e produzione responsabili” indica la necessità, entro il 2030, di dimezzare lo spreco pro capite globale e ridurre le perdite di cibo lungo le filiere di produzione e fornitura, comprese le perdite post-raccolto.

La FAO inoltre stima che il solo spreco alimentare generi ben l’8% delle emissioni globali di gas serra. Si tratta di un aspetto particolarmente rilevante anche per la filiera lattiero casearia.

Per contrastare lo spreco alimentare il progetto Life TTGG ha individuato e sta promuovendo una serie di azioni:

  • Sviluppare packaging in grado di prevenire ulteriormente lo spreco alimentare;
  • Sensibilizzare i consumatori condividendo buone pratiche di prevenzione (es. corretta conservazione);
  • Supportare la corretta interpretazione della data di scadenza ed in particolare la differenza fra “data di scadenza” e “da consumarsi preferibilmente entro”;
  • Migliorare la destinazione delle eccedenze alimentari (es: favorire donazioni per il consumo umano).

Project Coordinator

POLITECNICO DI MILANO
Punta di diamante a livello internazionale nella didattica e nella ricerca, il Politecnico di Milano partecipa al progetto LIFE TTGG con i Dipartimenti di Energia e Design.

politecnico

Partners

CONSORZIO TUTELA GRANA PADANO
Il Consorzio Tutela Grana Padano è stato fondato nel 1954 per promuovere, tutelare e vigilare quello che oggi è diventato il formaggio DOP più consumato al mondo, Grana Padano. 128 sono i consorziati produttori, 149 stagionatori, 194 aziende autorizzate al confezionamento, 4250 aziende zootecniche conferenti latte per un totale di 40.000 addetti a tutto il comparto.

grana padano
CENTRE NATIONAL INTERPROFESSIONNEL DE L’ECONOMIE LATIÈRE (CNIEL)​
Composto dai rappresentanti delle federazioni di allevatori, trasformatori privati e cooperative, il CNIEL è l’istituzione responsabile dell’organizzazione dell’intero settore lattiero-caseario francese.

cniel

UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE​
Storica istituzione accademica italiana, l’UCSC aderisce al progetto LIFE TTGG con il Dipartimento di Scienze e tecnologie alimentari per una filiera sostenibile (DISTAS) e con l’Istituto di Scienze degli alimenti e della nutrizione.

universita cattolica sacro cuore

QUALIVITA​
Dal 2002 la Fondazione Qualivita si impegna nella tutela e nella valorizzazione dei prodotti agroalimentari e vitivinicoli di qualità, in particolare le produzioni italiane DOP, IGP e STG.

qualivita

ENERSEM​
Spin-off del Politecnico di Milano, Enersem svolge attività R&D con l’obiettivo di sviluppare soluzioni innovative per l’ottimizzazione dei consumi energetici nei settori civile e industriale.

enersem

ORGANIZATION FOR AN INTERNATIONAL GEOGRAPHICAL INDICATIONS NETWORK (oriGIn)
Fondata a Ginevra nel 2003, oriGIn – è un’organizzazione senza fini di lucro che riunisce oltre 500 associazioni di produttori e istituzioni legati alle Indicazioni Geografiche di oltre 40 Paesi.

origin