Inaugurazione

MADE IN ITALY, GRANA PADANO A ‘FICO’ CON UN CASEIFICIO: 2 FORME AL GIORNO.

Bologna, 14 novembre 2017 – “Due forme di Grana Padano al giorno realizzate da due casari in pianta stabile nel caseificio allestito all’interno del ‘parco’. Due forme del prodotto Dop più consumato del mondo, marchiate con la matricola BO203, per ognuna delle quali verranno utilizzati circa 500 litri di latte emiliano, tornando a presidiare una zona preziosissima e ricca di storia per il nostro Consorzio”.

Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio Tutela Grana Padano, parte da qui per presentare la partecipazione del ‘sistema Grana Padano’ a Fico FICO Eataly World, il grande parco agroalimentare che verrà inaugurato a Bologna, domani mercoledì 15 novembre.

“Così come a Milano, durante Expo 2015 – prosegue il presidente Baldrighi – anche a Bologna abbiamo deciso di dare la possibilità a tutti i visitatori di scoprire da vicino come nasce una forma di Grana Padano. In una società sempre più globalizzata, fatta di social network e televisione, riteniamo corretto e utile coinvolgere soprattutto i bambini e le future generazioni per fargli capire come nasce un prodotto che consumano quotidianamente”.

Una riflessione, quella di Nicola Cesare Baldrighi, che trova riscontro nella realtà visto che il Grana Padano, con una produzione annua di 4 milioni e 800 mila forme annue, si conferma sempre più il prodotto Dop più consumato del mondo.

Guardando più specificatamente a Fico FICO Eataly World e al territorio in cui ha sede il ‘parco’, il presidente Baldrighi sottolinea come “si torna a presidiare operativamente, con la matricola BO203, la provincia di Bologna, in particolare la zona a destra del Reno, una delle aree di produzione proprie del Grana Padano, scoperta dal 1983, anno in cui l’allora Consorzio Emiliano Romagnolo cessò la lavorazione con matricola BO202”.

Un’ultima riflessione Nicola Cesare Baldrighi la rivolge a un tema che purtroppo continua a essere di costante attualità: “Situazioni come Fico FICO Eataly World sono utili per contrastare il fenomeno dell’agropirateria. Nonostante qualche passo in avanti compiuto sia a livello nazionale, sia su scala comunitaria, sono sempre troppi i falsi o le imitazioni che ingannano il consumatore. Giusto dunque portare avanti iniziative come queste per far comprendere al consumatore quanto grande sia la differenza, ad esempio, tra il ‘vero’ e unico Grana Padano e scimmiottature che nulla hanno a che fare con il nostro formaggio”.

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